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Parma: inaugurata culla ninna ho

Parma, 7 marzo 2011 – Dopo l’inaugurazione della culla termica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma avvenuta lo scorso 20 dicembre, prende il via la campagna d’informazione in 5 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e russo) del progetto ninna ho, iniziativa nazionale a tutela dell’infanzia abbandonata promossa dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus e dal network KPMG in Italia.
Obiettivo: far conoscere alle donne in difficolta’ le garanzie loro offerte dalla legge italiana. In particolare segnalare che esistono diverse forme di sostegno e tutela da parte dello Stato e degli enti locali, che e’ possibile partorire in piena sicurezza e con tutta l’assistenza sanitaria necessaria negli ospedali pubblici anche in anonimato (DPR 396/2000).

In questa prima fase sono stati distribuiti circa 5000 leaflet e 50 locandine. Informano sulle opportunita’ di legge in merito al parto anonimo nelle strutture ospedaliere e sull’esistenza delle culle per la vita, segnalandone gli indirizzi e fornendo un punto di riferimento d’emergenza attivo 24 ore su 24 (numero verde 800 320 023) insieme ad uno spazio di approfondimento sul progetto in continuo aggiornamento (sito internet www.ninnaho.org).
Il materiale informativo ninna ho e’ presente, oltre che presso l’Azienda Ospedaliera, presso tutti i Cup (Centro unico di prenotazione), i consultori e i presidi ospedalieri dei quattro distretti dell’Azienda USL di Parma e presso il servizio sportello e relazione col cittadino del Comune.

Prossimamente, saranno i dipendenti dell’ufficio locale KPMG a scendere in campo in prima persona distribuendo gli opuscoli e le locandine del progetto presso cooperative sociali, associazioni di volontariato, centri sociali e associazioni a sostegno degli immigrati.

“Il nostro personale dell’ufficio di Parma – dichiara Lino Barbieri, Partner KPMG Responsabile dell’ufficio locale – sara’ impegnato in prima persona nella diffusione del materiale ninna ho. Messaggio base della campagna e’ l’ospedale come “luogo amico”, una struttura di cui non aver paura perche’ non giudica ne’ controlla ma garantisce sicurezza, gratuita’ e tutela”.

Da meta’ anno sono previste anche affissioni nella citta’, nella speranza che solo una presenza capillare e una grande visibilita’ saranno in grado di aiutare tante donne in difficolta’ e salvare i neonati dal pericolo dell’abbandono e dell’infanticidio.

“Ringraziamo tutta la citta’ per il sostegno e per la disponibilita’ ad aiutarci nella diffusione dei messaggi della campagna – dichiarano Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava e Giovanni Rebay, Partner KPMG Responsabile della comunicazione. Il nostro impegno e’ condiviso e con un obiettivo comune: regalare la piu’ grande delle opportunita’, quella di vivere”.